La Bottega d’Arte Donatelli realizza lavorazioni classiche ed innovative, produce con professionalità, creatività
e precisione, nel solco di una tradizione antica, ma improntata al futuro e con riferimento agli usi.

Si realizzano: sculture, fioriere, testate di letto, lampadari, scale per interni ed esterni, cancellate, ringhiere, insegne per negozi, bomboniere, portachiavi, gioielli in acciaio, ed altri oggetti destinati alla casa o agli spazi all’aperto, nonché lavorazioni su commissione e su idee del cliente con progettazione in CAD (anche in 3D) e lavorazioni con taglio laser.

I processi di lavorazione sono artigianali, pertanto i prodotti, per la maggior parte, non sono in pronta consegna.

Un mestiere antico che si apre alle nuove esigenze della vita che cambia.

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Bottega Donatelli, una storia di famiglia

Sono almeno quattro le generazioni dei maestri della famiglia DONATELLI che, dal 1910, hanno conservato le tradizioni del ferro battuto a Pescocostanzo. La loro bottega è a pochi passi dalla monumentale Piazza del Municipio: si apre sul frequentatissimo corso Roma, nera, affumicata, illuminata a volte dal fuoco della forgia o dal ferro rovente battuto sull’incudine.

NICODEMO, l’odierno titolare della bottega, ha attinto contemporaneamente all’insegnamento di suo padre Enrico e ai suoi studi all’istituto d’Arte di Sulmona. Le molteplici richieste lo impegnano in tutte le direzioni per realizzare manufatti tradizionali (testate di letto, ringhiere per interni ed esterni, cancelli, utensili per i camini) e oggetti per ambienti moderni (arredi per giardini, piantane, attaccapanni, tavoli da salotto). Le giunture “a chiodo” e “a fascetta”, presenti in varie loro opere, sono l’evidente risultato del tramandarsi delle antiche tecniche attraverso le loro mani.

(prof. Francesco Sabatini)

La tradizione si è, infine, tramandata ad ENRICO. Figlio di Nicodemo, il giovane trentenne, ha portato innovazione e fantasia alla produzione, senza mai abbandonare quei riccioli in ferro battuto che hanno visto nascere la Bottega con il nonno, di cui porta il nome.